Rinnovo Iscrizioni Circolo "Giustizia e Libertà" - anno 2016
Per il rinnovo, corrente anno 2016, della iscrizione al Circolo "Giustizia e Libertà" di Roma si avverte che per effettuare il relativo versamento sono state cambiate le coordinate bancarie, pertanto, a far data da oggi si invita a servirsi del nuovo IBAN.
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Il Presidente
Dott. Guido Albertelli
Roma, 22 febbraio 2016
Personaggi del '900 - PIERO GOBETTI
Piero Gobetti, un’intuizione lunga 70 anni
di Nicola Tranfaglia - [ tratto da “ Il Fatto Quotidiano “ ]
E’ stata purtroppo molto "breve” l’esistenza del torinese Piero Gobetti,nato nell'ex capitale piemontese il 19 giugno 1901 e morto il 15 febbraio 1926 in una clinica di Neully-sur Seine a Parigi e sepolto al cimitero degli stranieri al Pére Lachaise. In 25 anni di vita bruciante e frenetica che segnano per il nostro Paese prima la vittoria e poi il consolidamento della dittatura di Benito Mussolini, destinata a crollare alla fine della seconda guerra mondiale, Piero Gobetti mostra quello che lui stesso riassume in un frammento autobiografico scritto prima di morire: "Credo di poter riconoscere le mie qualità più innate in una formidabile aridezza e in una non meno inesorabile volontà. L'aridezza rappresenta insieme la mia passività e la mia misura, la mia serenità e l'ironia. Tutto ciò che di tragico vi può essere nella mia vita si riferisce invece alla mia volontà”.
Dove si può trovare la straordinaria attualità politica e culturale di quel giovane uomo? Un uomo che per sette anni, dai diciassette anni del 1918, fine del grande conflitto, che lo videro fondare la rivista Energie Nove al 1920 in cui si laureò in Giurisprudenza con una tesi-libro sulla "Filosofia politica di Vittorio Alfieri" e fondò Rivoluzione liberale al 1922 in cui uscì il suo saggio migliore su La lotta politica in Italia, più noto con il titolo di Rivoluzione liberale, al 1924 in cui fondò la terza rivista Il Baretti e poi alla decisione obbligata di andare in esilio perché Mussolini aveva detto che "quel cervello non doveva più funzionare".
I due grandi intellettuali decisivi per la formazione di Gobetti furono lo storico pugliese Gaetano Salvemini e l'economista piemontese Luigi Einaudi. Di Benedetto Croce e del suo idealismo storicistico risente l'influenza come della concezione antagonistica e conflittuale della storia e del liberalismo anti statalistico di Luigi Einaudi percepisce sicuramente il fascino e la novità di fronte al liberalismo statalistico e immobilistico che si era affermato con l'unificazione nazionale.
Ed è già un liberale quando, proprio nel biennio 1919-1920, diviene prima amico del leader dell'Ordine Nuovo e quindi per due anni critico teatrale del settimanale torinese e del marxismo di Gramsci accetta l'idea centrale della lotta di classe come motore della storia senza per questo mettere in discussione, fino all'ultimo, la concezione liberale della società e l'importanza delle libertà civili e politiche che la dittatura fascista prima critica e quindi abolisce. Gobetti, dopo essere stato negli anni precedenti, un animatore della Lega salveminiana nata nel 1919 intorno alla rivista L'Unità, raccoglie intorno alla Rivoluzione liberale un numero largo e importante di ex collaboratori de La Voce di Prezzolini e del l'Unità di Salvemini: da Giovanni Amendola a Vilfredo Pareto, da Mario Missiroli, futuro direttore del Corriere della Sera, da Gaetano Mosca a Guido De Ruggiero, da Luigi Einaudi ad Augusto Monti e ai più giovani Carlo Rosselli, il fondatore del socialismo liberale nel XX secolo, a Guido Dorso, l'autore de La rivoluzione meridionale a Max Ascoli, da Carlo Levi, l'autore di Cristo si è fermato ad Eboli ad Emilio Lussu, uno dei capi del movimento di Giustizia e Libertà e del successivo ed effimero Partito di Azione al poeta Giovanni Montale, al fondatore del Partito popolare italiano, il siciliano Luigi Sturzo allo storico della letteratura italiana Natalino Sapegno. Dopo la sua morte di Gobetti apparirà l'altro saggio importante che aveva scritto e che si intitola Risorgimento senza eroi. Per Gobetti la definizione migliore del fascismo mussoliniano è "l'autobiografia della nazione" e, dopo i tormentati settanta anni di repubblica, è difficile non dargli, almeno in parte, ragione.
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Nel nome della Libertà di Pensiero e Parola
L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO “GIORDANO BRUNO” in occasione dell'anniversario della morte di Giordano Bruno organizza, come ogni anno, la manifestazione
"Nel nome di Giordano Bruno"
Senza Laicità non c’è Democrazia - Libertà Diritti Dignità Uguaglianza
L’incontro/Convegno si terrà il 17 febbraio 2016, ore 17.00 in Piazza Campo dei Fiori (Roma) presso l’omonimo monumento.
La Cerimonia prevede la deposizione di corone e Saluti Istituzionali.
Partecipa la Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Roma.
Relatori:
Maria Mantello (Presidente Associazione Nazionale del Libero Pensiero”Giordano Bruno”),
Giuliano Montaldo, Antonio Caputo, Elena Coccia.
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Partecipazione artistica del Centro Studi "Enrico Maria Salerno"
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Presenta Antonella Cristofaro
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Nel "Giorno della Memoria" - Zuzanna Ginczanka
" Non sono nata dalla polvere, non ritornerò polvere.
Non sono discesa dal cielo e non tornerò in cielo.
Io stessa sono il cielo come una volta di vetro.
Io stessa sono la terra come fertile suolo.
Non sono fuggita da alcun luogo e non tornerò laggiù.
A parte me stessa non conosco altra lontananza.
Nel turgido polmone del vento e nel cuore indurito delle rocce
devo me stessa qui dispersa ritrovare. "
Zuzanna Ginczanka (1917–1945) [ fonte: en.wikipedia.org/wiki/Zuzanna_Ginczanka ]
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Presentazione del libro di Mario Fiorentini (comandante GAP Centrale "Gramsci")
CIRCOLO “GIUSTIZIA E LIBERTÀ”
Via Andrea Doria n. 79, sc.B - Roma (fermata metro CIPRO)
MERCOLEDI 18 NOVEMBRE 2015, con inizio alle ore 17,30
Presentazione del libro di Mario Fiorentini
(comandante del GAP Centrale “GRAMSCI”, decorato con Tre Medaglie d’Argento al valor Militare)
“SETTE MESI DI GUERRIGLIA URBANA”
La Resistenza dei GAP a Roma
Sarà presente l’autore Mario Fiorentini
Introduce: Ing. Guido Albertelli (Presidente del Circolo)
Relatore e moderatore: Prof. Giorgio Giannini ( Direttivo del Circolo)
Intervento: Prof. Massimo Sestili (curatore del libro)
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No alle guerre ...Si alla Pace
100 ANNI DOPO: BASTA GUERRE
Oggi 4 novembre 2015, 98° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, comunemente detta Grande Guerra per le dimensioni del conflitto e per la gravità della perdita di vite umane (10 milioni di militari morti , alcuni milioni di civili morti e 20 milioni di feriti, invalidi e mutilati) e per questo motivo definita, in diversi periodi, dal Papa Benedetto XV “orrenda carneficina”, “suicidio dell’Europa civile” ed “inutile strage”,
NOI TUTTI dobbiamo riflettere sulle tragiche conseguenze di ogni guerra.
Facciamo in modo che questo giorno, nel quale si ricordano le vittime DELLE NOSTRE GUERRE, diventi il momento in cui NOI TUTTI esprimiamo il nostro impegno sincero contro le guerra per operare concretamente per la Pace affinchè non ci siano più guerre, non ci siano più le persecuzioni, non ci siano più ingiustizie.
Pertanto, al nostro commosso omaggio alle vittime delle guerre deve seguire una concreta azione per la promozione della Pace in difesa della vita delle persone, soprattutto dei giovani, che sono le prime vittime.
Il modo migliore per onorare le vittime, militari e civili, delle guerre è quello di impegnarsi attivamente per la Pace, per la collaborazione tra le Nazioni e per la giustizia sociale. Gli stessi “caduti” ci chiedono di agire perché si affermi e si consolidi nel Mondo la Pace, affinchè non ci siano più guerre che non vanifichino inutilmente il sacrificio della loro vita.
Per affermare questi principi di Pace, facciamo riferimento al Principio Fondamentale enunciato dall’art. 11 della nostra Costituzione che stabilisce il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri Popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Viva la Costituzione della nostra Repubblica !
[ discorso del Prof. Giorgio Giannini in occasione delle celebrazioni del 4 novembre tenutesi in Cerveteri (Roma) ]