L’IDENTITA’ RESISTENZIALE DEL QUADRARO E DINTORNI
ETICA Associazione
Invita alla conferenza
L’IDENTITA’ RESISTENZIALE DEL QUADRARO E DINTORNI
Il giorno 18 aprile 2016 alle ore 17 c/o il CIRCOLO BOCCIOFILO
“MONTE del GRANO” – via Asconio Pediano n. 13 – Roma
Relatori:
Davide Conti, storico, consulente dell'Archivio Storico del Senato della Repubblica.
Carla Guidi, giornalista ed autrice del libro “Operazione balena/Unternehmen Walfisch - Roma 17 aprile 1944, nazifascisti al Quadraro”
Presenta:
Massimo De Simoni Presidente Associazione Etica
Nel corso della serata il cantautore Amedeo Morrone eseguirà alcune sue composizioni e brani resistenziali alla chitarra.
Proiezione delle foto del territorio (CD allegato al libro) di Valter Sambucini
In memoria del forte radicamento sociale e dell’ampio sostegno di cui la Resistenza ha goduto nei quartieri dell'VIII Zona, l'ultima delle divisioni con le quali i movimenti della Resistenza avevano diviso il distretto romano, cioè quella parte di territorio compresa tra le vie Prenestina, Casilina e Tuscolana, credendo fermamente che non solo i grandi eventi ci diano la percezione di un’epoca. La conformazione territoriale ed umana hanno il sapore dell’identità di un luogo, luoghi periferici ma gli unici allora dove si respirava, nonostante tutto, un’atmosfera di effettiva libertà, quella “partecipazione di massa come vera resistenza di base che non si sottometteva alla violenza ma vi si opponeva attivamente” citando il libro di Rosario Bentivegna “Achtuhg banditen!”
Nell'VIII Zona si formarono organizzazioni partigiane importanti ed attive aderenti a vario titolo al Movimento Comunista d’Italia, anche denominato Bandiera Rossa dal nome dell’omonimo giornale, stampato proprio in una grotta al Quadraro. Queste non facevano parte del CLN ma diedero un grande contributo di lotta e di sangue alla Resistenza. Non solo quindi la conformazione del territorio permise azioni strategiche; il Quadraro, Centocelle, Cinecittà, Alessandrino, Tuscolano, Pietralata, Tor Pignattara, Borgata Gordiani divennero, sotto l’occupazione nazista, presto la frontiera oltre la quale i tedeschi ed i loro servi fascisti temevano addirittura di avventurarsi.
“Nell’Operazione Balena (Unternehmen Walfisch) confluirono più interessi e più rabbiose motivazioni da parte dei nazisti. Non fu, come potrebbe sembrare dalla destinazione finale degli uomini deportati, un rastrellamento al solo scopo di recuperare forza lavoro a basso prezzo. Fu certamente, dal momento che vide impegnato la SS Herbert Kappler (il responsabile della Gestapo a Roma) un’operazione politica, tesa a sottrarre aria e linfa alla Resistenza che, nelle periferie e nelle borgate, trovava solidarietà, aiuto, partecipazione, rifugio. Nel suo libro di memorie, Eitel Moellhausen, console tedesco a Roma, ha scritto che Kappler era rimasto colpito dalla fermezza dei romani e che, di conseguenza, ogni suo atto repressivo doveva essere visto come una vera operazione di guerra nei confronti di una popolazione che aveva aperta ostilità nei confronti dei tedeschi.
Ed il Quadraro era un vero, pericoloso “nido di vespe”. Un nido sicuro per i GAP, una base di partenza per continue, insistite operazioni di sabotaggio nei confronti delle colonne di uomini e di rifornimenti che i nazisti inviavano al fronte di Anzio e di Cassino.” (Dalla presentazione di Aldo Pavia al libro “Operazione balena/Unternehmen Walfisch di Carla Guidi)
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