La storia insegna - 1° ottobre 1943 - la pelle di Napoli
Il 1° ottobre del 1943 entrarono a Napoli le truppe anglo-americane.
La città era già stata evacuata dai tedeschi, cacciati dalla popolazione, che aveva alzato la testa e mostrato il suo orgoglio con le famose “quattro giornate di Napoli”.
Una storia memorabile della lotta italiana nella Resistenza.
Curzio Malaparte, testimone della liberazione, entrato nella città in uniforme da ufficiale inglese, nel suo romanzo “La pelle” descrisse lo stato d’animo di quei giorni.
Ecco il brano più significativo:
“Nonostante l’universale e sincero entusiasmo, non v’era un solo napoletano, in tutta Napoli, che si sentisse un vinto. Non saprei dire come quello strano sentimento fosse nato nell’animo del popolo. Era fuori dubbio che l’Italia, e perciò anche Napoli, aveva perduto la guerra. Ma non basta perdere la guerra per sentirsi un popolo vinto. Nella loro antica saggezza, nutrita di una dolorosa esperienza più volte secolare, e nella loro sincera modestia, i miei poveri napoletani non si arrogavano il diritto di sentirsi un popolo vinto. Era questa, senza dubbio, una grave mancanza di tatto. Ma potevano gli alleati pretendere di liberare i popoli e di obbligarli al tempo stesso a sentirsi vinti ? O liberi o vinti. Sarebbe ingiusto far colpa al popolo napoletano se non si sentiva né libero né vinto”.
La scelta dei napoletani fu quella giusta: non rinunciare all’orgoglio !
Tratto da “il garantista” del 01/10/2014
[ adattamento di Salvatore Rondello ]