Tempo di Crisi... Tempo di Cambiamenti
Quante volte negli ultimi anni la parola crisi è stata ripetuta più volte al giorno soprattutto dai mezzi di comunicazione di massa ? Ci è stata sempre presentata come un evento drammatico, difficile che sembrava essere più forte di tutto e che quindi andava accettata, magari coltivando la speranza che un giorno sarebbe andata via così come era venuta. In un periodo di confusione culturale e politica, ristrettezze economiche e precarietà, la parola crisi è stata spesso considerata e usata come causa di tante negatività diffondendo volutamente tra i cittadini un sentimento di paura, confusione e rassegnazione.
Per mia opinione, invece, la crisi è un momento di rottura degli equilibri presenti e in questo tempo di crisi di identità del cittadino può essere un momento di transizione e costituire l’elemento fondante per una spinta a cambiare realmente lo stato delle cose:
“…senza crisi non c’è sfida, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia… è nella crisi che emerge il meglio di ognuno di noi… l’unica crisi è la tragedia di non voler lottare per superarla…” (Albert Einstein)
La crisi, di conseguenza, non è quel fenomeno oscuro che ci vogliono far credere costellato di “Spread”, “Pil” o “BCE” è invece, in questo caso, un fenomeno naturalmente indotto da chi ha interesse a indurlo manipolando l’informazione generata dai mass media con la manifestazione della sola parte negativa per costringere, poi, i cittadini ad ulteriori sacrifici economici giustificati da un ipotetico futuro benessere per tutti.
Allora, interpretando ciò che realmente significhi la parola crisi , è venuto il tempo “del cambiare” e non “del fare” come afferma qualcuno… la parola crisi deriva dal greco “κρίσις” e significa decisione… è necessario, alla fine, decidere di cambiare veramente e trasformare così l’attuale difficile situazione socio-politica in una opportunità di crescita, giustizia sociale e pari opportunità per tutti e non solo per una classe di pochi eletti che dovrebbero fare tutt’altro e non ciò che stanno facendo, al momento, della nostra Nazione.
[ Walter Spinetti ]